Packaging sostenibile: c'è anche la Repubblica nella sfida globale
San Marino sta contribuendo attivamente a studi e ricerche sulle possibili soluzioni
di Daniele Bartolucci
Quale sarà il futuro del packaging senza (o con meno) plastica? Questa è la domanda delle domande, si potrebbe dire, che non solo le imprese del settore ma tutto il mondo si sta facendo da diverso tempo e che ancora non ha una risposta chiara e certa. In verità, il mondo scientifico e accademico ragiona su alternative alla plastica da decenni, ma solo nel recentemente la necessità e quindi la ricerca di una soluzione sostenibile è uscita dalle mura delle Università e dei centri di ricerca per diventare una priorità di tutti, istituzioni nazionali e internazionali comprese.
Il mondo intero, di fronte all'emergere di problematiche sempre più evidenti create dall'utilizzo eccessivo di plastiche (e quindi dal loro smaltimento o, per meglio dire, dal loro mancato smaltimento), si sta infatti interrogando sulle possibili alternative. Ed è in questa sfida epocale che San Marino si sta ritagliando un ruolo da protagonista, contribuendo attivamente alla ricerca e allo studio di quelle soluzioni sostenibili di cui il pianeta ha urgenza.
Grazie infatti allo studio di un gruppo interdisciplinare del Dipartimento di Economia, Tecnologia, Scienze e Design dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino creatosi in seno al dottorato in ingegneria gestionale di Marco Scatto e sotto la supervisione dei docenti Prof. Alberto Petroni e Prof.ssa Karen Venturini, è nato un nuovo progetto di studio del packaging che collega il mondo della Scienza dei Materiali applicati al packaging con moderne tecniche di analisi previsionale atte a studiare come si deve eco-progettare l'imballaggio sostenibile.
Tale gruppo interdisciplinare sta partecipando a svariati congressi internazionali dove si confronta con i più importanti centri di ricerca internazionali sul tema del packaging sostenibile. E lo sta facendo "alla pari", superando le iniziali perplessità di tali consessi, incredibilmente - in senso positivo - sorpresi che un piccolo Paese come San Marino possa partecipare attivamente a certe dinamiche che, nell'immaginario collettivo (e anche in quello degli studiosi) è appannaggio solo dei grandi Paesi industrializzati e delle loro importanti strutture di ricerca, siano essi Università o centri specializzati. E invece, convegno dopo convegno, incontri dopo incontri, la qualità del contributo sammarinese sta emergendo in tutta la sua forza, prova ne è l'aumentare degli inviti a livello internazionale e lo spazio (fisico e temporale) che viene dedicato alla presentazione degli studi portati avanti dal gruppo interdisciplinare dell'Università sammarinese.
Nel 2024, dopo aver partecipato al 19° IFKAD International Forum on Knowledge asset dynamics di Madrid (giugno) con un contributo dal titolo "Knowledge co-creation for flexible packaging: learning from a case study" e al convegno AiIG (Associazione Italiana di Ingegneria Gestionale) a Palermo (ottobre) con un contributo dal titolo "Pursuing sustainability in co-innovation process with AI: evidence from the flexible packaging industry", il gruppo ha chiuso l'anno a Praga, presenziando a novembre alla sesta edizione dell'International Conference on Industry 4.0 and Smart Manufacturing, con un contributo dal titolo "Additive manufacturing in space food: a bibliometric review".
Inoltre nel 2024 è stato firmato un Memorandum of Understanding con AIT (Asian Institute of Technology) in Thailandia a dimostrazione della cooperazione internazionale sul tema dell'economia circolare applicata al packaging.
Il 2025 è proseguito con un crescendo di date e di livello degli eventi a cui sono stati invitati a partecipare gli studiosi, a iniziare dal quinto "International Congress Advances in Packaging Industry sustainability: product and processes", svoltosi a marzo a Milano. Qui il gruppo ha portato un intervento molto apprezzato dal titolo "New flexible packaging solution for space mission: a multidisciplinary approach for packaging in space food", dimostrando anche una visione innovativa su come approcciare il tema, studiando le possibili soluzioni di packaging in ambito aerospaziale, considerato un banco di prova eccezionale per qualsiasi tecnologia.
Dal 22 al 26 giugno si è poi svolto l'European Polymer Congress a Groningen (Olanda), dove Marco Scatto ha presentato un oral contribution dal titolo "NIPU based dispersion coating in paper based packaging solutions", basato sul lavoro svolto dal Dipartimento di Ingegneria Gesionale in collaborazione con un centro ricerche polacco e l'Università Cà Foscari di Venezia. In questa occasione, Scatto era l'unico delegato della Repubblica di San Marino su 1.200 delegati da tutto il mondo: tanti erano infatti i rappresentanti, dovuto al fatto che il congresso European Polymer Congress è il più grande evento nel mondo delle plastiche a livello accademico e industriale e per la prima volta nella sua storia ha visto la partecipazione della Repubblica di San Marino (motivo di orgoglio per la comunità scientifica, ma non solo).
Più recentemente, dal 2 al 4 luglio, il gruppo di lavoro ha partecipato al ventesimo IFKAD International Forum on Knowledge asset dynamics con altro contributo orale dal titolo "Forecasting Analysis for Technology-driven transition in Circular Packaging". In quest'ultimo e recente congresso il gruppo sammarinese ha presentato un lavoro di forecasting analysis nel packaging cosmetico che è allineato anche alle recenti richieste comunitarie in termini di ecoprogettazione del packaging, le stesse linee su cui si stanno appunto muovendo tutte le imprese del settore, che a San Marino - insieme a nutraceutica e integratori alimentari - è letteralmente esploso negli ultimi anni a livello produttivo.
Anche per questo, il gruppo di lavoro potrebbe sviluppare nuove analisi e studi in collaborazione con istituzioni e aziende sammarinesi dei diversi settori, promuovendoli nei consessi internazionali come casi studio territoriali che viste le dimensioni sarebbero unici al mondo.
Il progetto di studio coinvolge Marco Scatto, Alberto Petroni e Karen Venturini
Oltre alla parte accademica, c'è l'accrescimento reputazionale dell'intero Paese
Il gruppo di lavoro dell'Università è già protagonista ai più importanti convegni internazionali
Source: FIXING San Marino